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Vedo la meta, la raggiungo e ne vedo un’altra

Il Sagittario è il segno preparatorio al Capricorno ed è chiamato, in alcuni vecchi libri, “il segno del silenzio”. Negli antichi misteri il neofita doveva sedere in silenzio e non gli era permesso di camminare o parlare; doveva “essere”, lavorare ed osservare. Ciò poiché non è possibile entrare nel quinto regno di natura, quello delle Anime coscienti, o salire la montagna del Capricorno, fino a che non si sia imparato a parlare poco e controllare il pensiero. Questa è la lezione del Sagittario: controllo della parola mediante il controllo del pensiero.

Secondo il simbolismo sintetico di Sagittarius tutto il progetto annuale si riduce a mirare a un bersaglio, scoccare la freccia, andare a raccoglierla dov'è volata. Il volere governa la prima di queste fasi, l'amore l'ultima, il moto diretto e intelligente la seconda. Ma ciascuno dei tre aspetti divini è presente e attivo in ciascuna di esse, in dosi diverse.
Il Sagittario fornisce un punto di equilibrio nel quale la visione viene coscientemente approfondita e viene estesa l’attività piena di significato. il discepolo deve procedere regolare tra le coppie di contrari, senza lasciarsi influenzare "né dal potere che esalta né dal potere di ciò che cade”. Quando un uomo inizia un’attività concentrata in Sagittario e si fa savio discepolo, gli è possibile governare la propria personalità e dirigerla in modo da trasformarla in un vettore dell’anima. In meditazione si sviluppa l’occhio stabile che percepisce chiaramente i valori spirituali superiori, prima di scoccare la freccia del potere mentale, con intento risoluto, verso la meta da raggiungere. Questa è la qualità che, sviluppandosi, condurrà l’Umanità attraverso il portale dell’iniziazione.

Il mito

La fatica di Ercole associata a Sagittarius è la messa in fuga degli uccelli della palude di Stinfalo (simbolo della mente e delle emozioni: del kama-manas) tramite il suono, aspro e penetrante, emesso da due cembali di rame battuti assieme (il rame è sacro a Venere, la Signora del Fuoco della Mente). Lo stormo di uccelli gracchianti rappresenta la nube delle forme-pensiero illusorie sulle quali si ottiene la vittoria mediante la fusione tra personalità ed Anima ed il pieno controllo del pensiero e della parola, conseguendo il silenzio e l'innocuità della mente.

Il glifo di Sagittarius (l'unico insieme a quello di Leo ad essere semplice e non dualistico) rappresenta sia una freccia che punta, dal basso, a colpire un bersaglio posto in alto; sia un Centauro, animale favoloso metà cavallo metà uomo, armato di arco; sia un Arciere a cavallo. Il Centauro predominava nei miti e nei simbolismi antichi e questa raffigurazione simboleggiava l'evoluzione e lo sviluppo dell'anima umana con le sue mete umane, l'egoismo, l'identificazione con la forma, i desideri e le aspirazioni.

Meditazione riflessiva

Durante questo Plenilunio lavoriamo con un’energia chiara, ispirata dalla volontà, su un raggio di luce focalizzata e diretta; una luce così irresistibile e mirata che il prossimo passo che l’Umanità dovrà raggiungere viene rivelato completamente. Quella meta è una condizione mondiale di giuste relazioni fra esseri umani e fra nazioni; di cooperazione e condivisione fra tutti i popoli, le razze e le ideologie, e la giusta distribuzione delle risorse mondiali che appartengono a tutta l’Umanità. Quando gli estremi di ogni genere saranno eliminati e moderazione e ragione saranno termini che descrivono la razza umana, la parola “unite” potrà avvicinarsi al suo vero significato nelle sale dell’assemblea delle Nazioni Unite.

Sono la Madre e il Figlio. Io, Dio, sono Materia

La simbologia della Vergine  concerne la mèta di tutto il processo evolutivo, che è quella di difendere, nutrire, ed infine rivelare la realtà spirituale celata.
Attraverso l’intero processo di crescita ed evoluzione corre il tema del servizio, e in Vergine è potente. Il servizio è alla base del processo evolutivo di questo pianeta. Possiamo cooperare coscientemente a tale processo imparando a vivere maggiormente secondo i dettami dell’Anima e meno secondo le richieste della personalità. Ma lo sforzo verso la cooperazione non è a nostro beneficio. Personalmente potremo essere tutti migliori, avendo redento le nostre personalità e imparato a vivere, anche se solo un poco, come Anime in manifestazione, ma lo scopo essenziale è che grazie a queste espansioni e alla crescita della coscienza potremo essere di maggior servizio per l’Umanità nel suo insieme. Il servizio non è una questione di attività pianificata e forzata, non è necessariamente una partecipazione ad azioni meritevoli, sebbene anche queste siano necessarie, ma se si è capaci di riflettere l’energia dell’Anima in ogni aspetto della vita quotidiana, ciò non soltanto trasforma l’ambiente, ma agisce da agente di trasmutazione nel cuore dell’Umanità. Serve anche a contribuire alla trasfigurazione di tutta la personalità umana mediante il potere dell’Anima umana. Il servizio nel suo vero senso è un effetto spontaneo del dominio dell’Anima, basato sull’Amore per l’Umanità. Amore e servizio sono qualità inseparabili nella vita dell’Anima e nel suo sforzo di esprimersi più perfettamente attraverso la forma della personalità. In Vergine possiamo sviluppare questa manifestazione d’Amore sotto forma di relazione e servizio corretti come attributo dell’Amore.

Il mito
Ercole deve impossessarsi del cinto di Ippolita. Questa fatica che si compie nel segno della Vergine è definita di “diverso genere”. Per Ercole fu una disfatta, come lo fu nel segno dell’Ariete, con la morte di Abderis (la sua personalità), ma in seguito ne uscì vittorioso. In entrambe ebbe a che fare con il suo polo opposto femminile. La guerra tra i sessi è di origine antica, ed è inerente alla dualità dell’Umanità e del sistema solare stesso. In questa fatica, Ercole uccide, infatti, Ippolita, che gli offriva il suo cinto e poi salva Esione dalle fauci del mostro. Azione di morte e poi azione di Amore. Vi è sempre la scelta tra il bene e il male che dipende dallo stadio di evoluzione e dal grado di sensibilità della persona. Troppo a lungo abbiamo incolpato il nostro corpo fisico come radice del male mentre in realtà è la nostra mente ristretta, il nostro duro e piccolo cuore, la causa delle nostre attitudini errate. Il corpo è solo un apparato responsivo, soggetto al controllo dell’uomo interiore. Così che peccare significa mancare a qualcosa.

Meditazione riflessiva
Virgo è il simbolo della sostanza primordiale differenziatasi per necessità di manifestazione, ma pur sempre una con il Padre. Essa è la madre cosmica che nutre e cela, con il suo aspetto più denso, la luce del Figlio. Ma tutto ciò che è velato deve essere svelato ai fini dell’evoluzione ed è lei stessa che ci invita a svelare questa realtà, che è in noi, la luce del Cristo. La luce della nostra Anima, piccola scintilla di luce purissima, nascosta nel nostro cuore. Virgo ci apre la porta per dare spazio alla Luce che si cela nei nostri cuori. Portiamo lo sguardo nel profondo del nostro cuore, cerchiamo quel punto di luce che ci collega all’Amore del Cristo. Affermiamo la nostra eredità divina, realizziamo che siamo innanzitutto un’Anima. Identifichiamoci con essa per poterci identificare con i nostri fratelli, perché è l’Anima che unisce l’Umanità. 

Oggi 13 giugno si celebra la Giornata Mondiale dell’Invocazione che è dedicata all’Umanità affinché elevi le sue richieste alle Guide spirituali.

Rispetto alla Politica chiediamo:

  • La cooperazione fra le Nazioni, per dar vita ad una Fratellanza fra i popoli, basata sull’Unità nella Diversità:
  • Un’evoluzione etica della Democrazia:
  • Un Governo formato da uomini illuminati, mossi dal senso di responsabilità e di servizio verso la Comunità:
  • Una politica basata sull’onestà, sulla sincerità, sulla trasparenza, sulla coerenza, sull’efficienza dell’amministrazione pubblica, sull’ottimismo, sulla qualità dei servizi e sulla volontà di Bene.
  • Delle leggi che rispettino i principi delle Leggi di Natura:
  • Il riconoscimento del Dovere, come servizio all’Organismo:
  • Una parità di diritti e doveri fra uomo e donna:
  • Magistrati che amministrino una Giustizia vera, libera e imparziale.

Rispetto all’Economia chiediamo:

  • Una ricchezza prodotta attraverso il lavoro e non la vendita di denaro.
  • La fusione nucleare in ogni ambito della vita, per la produzione di energia a basso costo.
  • Una economia basata sui reali bisogni e non sul Consumismo.
  • Le banche etiche e del Tempo.
  • Una giusta distribuzione delle ricchezze, che porti benessere per tutti.

Chiediamo una Educazione che porti:

  • Alla costruzione di Giusti e Retti Rapporti Umani.
  • A donare amore per ricevere amore.
  • Alla trasformazione della conoscenza in Coscienza, con l’applicazione quotidiana di ciò che si apprende.
  • Allo sviluppo di una Coscienza di Gruppo come Organismo unico.
  • Al valore del Sacrificio, come dono di sé per il bene dell’Organismo.
  • Alla conoscenza e al rispetto delle Leggi Universali e l’applicazione del Piano Divino.
  • Alla divulgazione della Scienza dello Spirito.
  • Alla conoscenza dei Deva e della Gerarchia Spirituale.
  • A una psicologia che porti ad una perfetta conoscenza della personalità e a rapporti di amicizia basati sulla Coscienza Causale.
  • Alla promozione della fiducia in se stessi e negli altri.
  • Alla trasparenza nei rapporti e ad amicizie che aiutino l’evoluzione.
  • A rapporti basati sull’Ascolto, sulla Gentilezza, Simpatia, Fiducia, Rispetto, Sincerità, Comprensione Amorevole, Tolleranza, Serenità, Pazienza e Condivisione
  • A valori etici come l’Onestà, il Senso del Dovere, il Senso di Giustizia, Verità e Unità, la Coerenza, la Trasparenza e l’Innocuità.
  • Allo sviluppo del pensiero positivo e costruttivo, dell’autonomia, dell’autostima, della responsabilità, dell’ordine e della disciplina.
  • Al rispetto della diversità di pensiero e delle regole.
  • A un’etica basata sulla Fratellanza, sul Servizio, sulla Cooperazione e sulla Condivisione.
  • Alla cooperazione fra uomo e donna.
  • Al matrimonio e alla famiglia come luogo d’amore e come cellule sacrali che riconoscano il bene del gruppo prioritario rispetto a quello personale.
  • Alla meditazione come controllo della personalità e dei suoi desideri, e come analisi dei pensieri e comportamenti finalizzati al conseguimento del benessere comune.

Rispetto al Sesso chiediamo:

  • Il rispetto della vita.
  • Una sua trasmutazione spirituale come «Rituale di Unione», per creare anche figli spirituali.
  • Il sesso come dono alla persona amata, ricercando ciò che è bello ed elevato per la coppia.
  • Una educazione sessuale ed affettiva.
  • Una procreazione consapevole, come atto creativo per il bene reciproco e collettivo.

Rispetto all’Arte chiediamo:

  • Un’arte che diffonda Bellezza e Armonia.
  • Una educazione artistica nelle scuole.
  • Una urbanizzazione legata alle forme e alle misure auree.

Rispetto alla Scienza chiediamo:

  • Che dimostri l’esistenza dell’Anima.
  • Che la tecnica e la tecnologia siano poste al servizio del Bene Comune.
  • La diffusione dell’energia pulita, basata sulla Fusione nucleare.
  • Una ricerca sorretta da valori etici.
  • Una nuova medicina, che guarisca partendo dalla causa psicosomatica.
  • Una medicina olistica di gruppo per l’autoguarigione e che si prenda veramente cura dei pazienti.

Chiediamo una Religione basata:

  • Sul concetto di Dio come Organismo
  • Su una visione spirituale che porti alla fiducia nel Piano Divino.
  • Sulla meditazione, come incontro interiore col Divino.
  • Su gruppi di meditazione per l’evoluzione planetaria.

Rispetto alla Cultura chiediamo:

  • Lo sviluppo del concetto di Spazio, nel quale viviamo e immettiamo le nostre energie, e la necessità di «pulirlo» da ogni inquinamento.
  • La coscienza che viviamo all’interno di Organismi.
  • Il lavoro come servizio all’organismo sociale.
  • Una dimensione più sacrale nel rapporto col Divino, sul quale innalzare una nuova civiltà.
  • Musica che stimoli la Coscienza e non l’emotività.
  • Uno sport non competitivo e non antagonista, come momento di aggregazione e di rispetto dei partecipanti.
  • Una alimentazione vegetariana.
  • Programmi culturali e televisivi più educativi e senza violenza.
  • Un uso più cosciente e disciplinato di internet e dei mass-media.
  • La realizzazione culturale dell’Unità d’Italia.

In sintesi chiediamo:

  • Una Politica illuminata, che pensi veramente al Bene dell’Organismo.
  • Una Educazione che educhi allo sviluppo della Coscienza Causale.
  • Un’Economia che faccia circolare la ricchezza dell’energia fra tutti.
  • Un’Arte che porti Bellezza e Armonia agli uomini.
  • Una Scienza che insegni le Leggi Universali.
  • Una Religione mentale e solare che porti in contatto col Divino.
  • Una Cultura che sia veramente un Culto della Luce.


Noi siamo in gran parte il frutto delle nostre emozioni che condizionano i nostri pensieri. Per cambiare una emozione negativa occorre trasmutare il pensiero che sottostà a quella emozione. Ma per poterlo trasmutare in un pensiero positivo bisogna che diventiamo coscienti dell'emozione che l'ha provocato. Quell'emozione è sepolta nel nostro subconscio come un nodo da sciogliere. Facendo emergere il subconscio emergono i nodi che ci legano alla sofferenza. Solo quando emergono possiamo scioglierli alla luce dell'Anima formulando il nuovo pensiero risanante.

"Nel nome di Dio, Iod, Hé, Vav, Hé, le prime due lettere rappresentano i due grandi principi cosmici, il principio maschile e il principio femminile che hanno creato l’universo. Osservate come è espressiva la loro forma: lo Hé è come un ricettacolo, una coppa, ma rovesciata, mentre lo Iod, che è la più piccola lettera dell’alfabeto ebraico, assomiglia a un punto o anche, più esattamente, a un seme, che è l’elemento primario di ogni essere vivente. In principio c’è lo Iod. Allo stesso modo in principio c’è il punto. Il punto non ha dimensioni ed è quasi impossibile definirlo; muovendosi, però, il punto genera la linea, a sua volta la linea muovendosi genera la superficie, poi la superficie muovendosi genera il volume, ossia lo spazio a tre dimensioni. Linea, superficie e volume sono tutti nati da un movimento del punto. Ora, se a partire dal punto che l'ha generata imprimete a una linea retta un movimento rotatorio attorno a quel punto, ottenete un cerchio. Il cerchio e il suo raggio rappresentano l’unione tra la linea retta e la linea curva. Il punto è dunque l'elemento generatore di tutte le figure, e il punto nel cerchio simboleggia lo spirito cosmico che anima la materia dell’universo. È ciò che intendono significare i kabalisti quando inscrivono lo Iod (lo spirito) nello Hé (la materia)".

Omraam Mikhaël Aïvanhov

"Adesso che a ogni ora del giorno e della notte giungono da tutto il mondo notizie catastrofiche, è vero che si possono continuamente avere motivi per essere tristi, ma a cosa serve? Quella tristezza non aiuterà nessuno. È meglio utilizzarla come stimolo per trovare il modo di rendersi utili. E per trovare il modo di rendersi utile, ciascuno dovrebbe subito iniziare sbarazzandosi dei propri assilli personali nei quali si rinchiude come in una prigione. Lo stato normale dell’essere umano deve essere la gioia, una gioia nella quale egli è in realtà più serio e più profondo di coloro che portano continuamente sul volto la traccia delle proprie preoccupazioni, per quanto legittime. Sì, perché per giungere a questa gioia, è necessario aver imparato e compreso che, lontano dai disordini e dalle tribolazioni della terra, esiste in noi una regione dove regnano la luce, l’amore e la libertà. Ed è rimanendo in contatto con questa regione che ci si renderà utili agli altri".

"Con la sua parola un Maestro spirituale si sforza di condurre i suoi discepoli il più lontano possibile, ma poi deve tacere. Gli è impossibile rivelare tutto ciò che vive nel proprio spirito e nella propria anima. Esistono forse parole in grado di spiegare veramente cos'è un’estasi, quel momento in cui l'essere umano viene separato dal proprio corpo per essere proiettato ad altezze vertiginose?…Un Maestro può solo affermare davanti ai suoi discepoli la realtà di esperienze per loro inimmaginabili. E poiché tali esperienze impregnano tutto il suo essere, queste dunque impregnano anche tutto ciò di cui in seguito il Maestro parlerà. Qualunque sia l'argomento, egli trasmette ai discepoli qualcosa che giunge da molto lontano e da molto in alto: è così che egli comunica loro il desiderio di vivere ciò che lui stesso ha vissuto; e con le sue spiegazioni e i metodi che fornisce, il Maestro prepara per i discepoli le condizioni e indica loro il cammino".

Omraam Mikhaël Aïvanhov

"Fin dal mattino cercate di armonizzarvi con le entità celesti. Dite a quelle entità che volete entrare nella loro armonia. Fate appello a tutte le creature luminose che popolano lo spazio; concentratevi un momento su di esse, pensate a quanto sono belle, pure e colme di amore. Se il vostro desiderio è sincero, per la legge di affinità riuscirete a entrare in contatto con loro e in voi avverrà qualcosa: il vostro cuore, il vostro intelletto, la vostra anima e il vostro spirito vibreranno all’unisono con il mondo divino e tutto il vostro essere diverrà uno strumento ben accordato.Quanti incontri e quanti avvenimenti nella vita possono turbarvi e farvi perdere la vostra pace! Ma qualunque cosa accada, vi rimane sempre la volontà di entrare in sintonia con il mondo divino affinché l’armonia venga ad abitare in voi".

Omraam Mikhaël Aïvanhov

"Voler fare del bene è una cosa, un’altra è farlo realmente. Eh sì, purtroppo il desiderio di fare del bene non è sufficiente: dobbiamo essere abbastanza lucidi e onesti da ammettere che, pur credendo di agire bene, capita che commettiamo degli errori. Ecco perché dobbiamo essere ancora più diffidenti nei confronti di noi stessi che non degli altri. 

Può anche accadere che agendo bene si attirino su di sé odio e inimicizie. Si sente dire spesso: «Fate il bene e raccoglierete il male», ed è vero. Questo però non deve giustificare l’egoismo e il rifiuto di aiutare gli altri. Allora, qual è l’atteggiamento del saggio? Egli fa del bene con cognizione di causa, e se in cambio riceve il male non ne rimane sorpreso né amareggiato, poiché sapeva fin da prima a cosa si sarebbe esposto. Chi dunque vuol fare del bene per prima cosa deve studiare onestamente i propri intenti e i mezzi di cui si serve. E in seguito deve sapere che anche facendo realmente del bene, in cambio può ricevere del male".

Omraam Mikhaël Aïvanhov

"«Non si può amare ciò che non si vede» dicono alcuni per giustificare la propria indifferenza verso Dio. Questo accade molto semplicemente perché costoro non cercano di sapere in quali forme Egli si presenti a noi.

Il bambino appena nato ama forse sua madre? Non la conosce, non ha coscienza di ciò che ella rappresenta per lui, e non si può definire “amore” il legame che lo unisce a lei. Il bambino però ama il seno che lo nutre, e questa è una prima tappa. Più tardi amerà la mano che lo lava, che lo accarezza e che tiene la sua per insegnargli a camminare. In seguito imparerà ad apprezzare il volto di sua madre, il suo sorriso, le sue parole, e un giorno amerà anche la sua anima. Lo stesso vale per l’amore verso Dio: il nome con il quale il nostro amore Lo conosce – vita, bontà, bellezza, pace, gioia… – determina la nostra età spirituale e Lo rende visibile a noi".

Omraam Mikhaël Aïvanhov

© Edoardo Conte 2017